Da Slingia in alta Val Venosta (1738 mt.) siamo saliti fino al rifugio Sesvenna (2.258 mt). Da qui siamo scesi nella gola d'Uina in Svizzera.
Il percorso che parte da Slingia (Schlinig) passa prima tra i campi e poi sale oltre una cascata fino al rifugio Sesvenna, dove abbiamo fatto una breve sosta prima di proseguire il nostro cammino sul sentiero 18 verso la Val d'Uina, in Svizzera.
La Gola di Uina (Uinaschlucht) offre un sentiero scolpito nella roccia, che scende poco pendente a strapiombo sulla gola. C'è un cordino per tenersi e a tratti anche una ringhiera arrugginita, ma il cordino non era teso e la ringhiera rotta in molti punti - bisognava fare molta attenzione.
Giunti in fondo alla Valle, nei pressi della malga Dadaint, dopo una breve pausa siamo risaliti, per arrivare al rifugio in tempo per la cena.
Il mattino seguente ci siamo incamminati per il sentiero 5 verso la Forcella Sesvenna (2.824 mt.), un cammino di circa due ore. Da qui si può salire anche al Föllakopf, a 2.878 metri, deviando più avanti su un sentiero a sinistra.
Abbiamo incontrato molta neve, ma non si sono presentati tratti pericolosi. Passando vicino al lago Furkelsee siamo giunti alla forcella, dove siamo rimasti per circa un'ora, rinunciando a salire su una delle cime vicine. Da qui infatti si può raggiungere il Piz Rims (3.070 mt.), il Muntpitschen (3.162 mt.) o il Piz Sesvenna (3.205 mt.), tutte cime che segnano il confine con la Svizzera.
La forcella offre verso la Svizzera la vista sulla Vedretta Sesvenna, mentre indietro, lungo il nostro sentiero, potevamo ammirare il Furkelsee e il Kloanbergl-See in parte ghiacciati.
La nostra cartina: Tabacco, foglio 043 - Alta Val Venosta - Vinschgauer Oberland (1:25.000)
15/16 luglio 2004